

Lo scoraggiamento spesso sembra determinato dalle circostanze, qualcosa che non possiamo fare a meno di provare a motivo delle forze potenti al di là del nostro controllo che lo causano. È questo il motivo della nostra risposta spesso passiva allo scoraggiamento – ci sediamo, oppressi da una pesante spossatezza spirituale, guardando al mondo attraverso le grigie e cupe lenti della paura.
Si, lo scoraggiamento è una specie di paura. È una perdita di coraggio. Non sempre riconosciamo lo scoraggiamento come una paura perché sembra più un’impotenza con un lato di cinismo. Potremmo chiamarlo anche depressione perché abbiamo un mucchio di paure mescolate e sembra qualcosa di indefinito. E, naturalmente, se siamo scoraggiato ci sentiamo depressi. Sentiamo di volerci arrendere.
E quando ci sentiamo così, siamo vulnerabili a un’intera gamma di tentazioni. Quando cediamo a queste tentazioni, il nostro peccato conferma semplicemente il nostro scoraggiamento e scivoliamo facilmente in un circolo vizioso in cui la paura ci porta a nasconderci, nasconderci apre le porte a peccati di egoismo e indulgenza verso sé stessi, e cedere aumenta il nostro senso di impotenza e autocommiserazione. Così ci sediamo, atterrati dalla paura e dalla condanna, sentendoci impantanati.
Ma Dio non vuole che ci sentiamo impantanati. Gesù non ha sopportato la croce affinché vivessimo da sconfitti. Egli ha comprato il perdono dei nostri peccati, la nostra libertà dal peso della paura, la nostra potenza per vincere il mondo, la nostra carne e il diavolo. Lo scoraggiamento non è così potente come sembra. Possiamo sconfiggerlo se lo affrontiamo. Continua a leggere
Acclamatissimo durante la presentazione del nuovo staff del settore giovanile anche Nicola Legrottaglie, nuovo allenatore degli Allievi Nazionali.
L’ex Juve non ha potuto nascondere la propria soddisfazione per aver fatto ritorno nella sua terra natia e ha toccato, come suo solito, temi decisamente profondi e inusuali nel mondo del calcio: “Ho iniziato a Bari la mia carriera da calciatore, e inizio nello stesso posto quella da allenatore, speriamo sia di buono auspicio. – ha esordito l’ex difensore – Cercherò di inculcare ai ragazzi quello che ho imparato in 20 anni di carriera. Desidero che sia chiara l’importanza dei valori e delle scelte che ognuno di noi fa. Come sapete, se oggi sono l’uomo che sono lo devo ad un lungo percorso compiuto grazie all’aiuto di Dio. – ha proseguito Legrottaglie – Mi appresto dunque ad allenare un gruppo di giovani nell’età della spensieratezza e del divertimento che però spesso portano a fare delle scelte che possono rivelarsi sbagliate. Insegnerò, quanto è importante avere dei principi sani e intraprendere le strade giuste.“
Francesco Grossi
Fonte articolo: www.tuttobari.com
Disponibile a questo link: http://bit.ly/fnR6ma
Rabindranath R. Maharaj discende da una lunga stirpe di sacerdoti e di guru bramini e fu educato allo scopo di divenire uno yoghi. Si esercitava per lunghe ore al giorno in misteriosi riti e preghiere e nell’adorazione dei suoi numerosi dei. Durante le sue meditazioni cadeva in trance, entrava in contatto con degli «spiriti», vedeva luci psichedeliche, udiva musiche misteriose e veniva trasportato in altri mondi. Rabi approfondì le sue conoscenze nel campo dell’astrologia e ottenne il titolo di pundit induista. La popolazione lo adorava come un dio e deponeva delle offerte ai suoi piedi.
Quando, col passare del tempo, il giovane guru cominciò a sentirsi deluso, iniziò a rimettere in discussione le sue conoscenze ed esperienze mistiche.
Nella sua biografia l’autore descrive vividamente ed onestamente la vita indù e i suoi costumi, spiega la sua difficile ricerca del significato della vita e la lotta sostenuta quando dovette fare una scelta fra l’induismo e Cristo.
1. PREMESSA
Mi avrebbe fatto piacere avere in classe le mie due nipoti Sara e Silvia, ma non è successo. Ora è un decennio che sono in pensione, intanto Luna (figlia di Sara) è cresciuta e frequenta il secondo anno di ragioneria: proprio quella scuola dove ho a lungo insegnato Scienze naturali e Geografia. Recentemente c’è stata l’occasione per riprendere il dialogo con Luna e le accennato alle mie convinzioni anti-darwiniste. Luna si è un po’ incuriosita e allora l’ho presa come una sfida da non ignorare.
Nel 2009 è uscito il mio libro “Cultura e Bibbia” (Gribaudi) ed è quella la mia risposta alla questione evoluzione/creazione, ma è troppo ampia per Luna e allora colgo l’occasione per immaginarmi di nuovo in classe, realizzando in qualche modo l’antico desiderio di far lezione ad una mia nipote.
Sull’evoluzionismo a scuola applicavo (e applicherò ora) due criteri: uso del libro di testo e oggettività delle argomentazioni. Con un obiettivo dichiarato: far vedere agli studenti che la questione dell’origine dei viventi, sul piano scientifico, non solo non è risolta, ma appare sempre più irrisolvibile, perciò la risposta che ciascuno necessariamente si deve dare, dipende soprattutto dalle convinzioni di partenza (i presupposti) con i quali si comincia a ragionare.
TESTO SCOLASTICO DI RIFERIMENTO:
A. Gainotti e A. Modelli, “Scienze della natura”, Zanichelli, terza edizione, 2008. In particolare “Unità 3, La teoria dell’evoluzione” (pp. C50-C67), facente parte della “sezione C, La varietà della vita”.
2. MESCOLANZA DI TESI DIVERSE
Se si sostengono contemporaneamente tesi diverse o perfino contrapposte, si può dare l’impressione di aver dimostrato tutto risolvendo solo il problema più semplice, o addirittura quello contrario! Il libro di Darwin si intitola “L’origine delle specie…” Continua a leggere
Filmato che racconta la storia di come è nata la CLC internazionale e nello specifico la CLC Italia.
Tramite questo filmato si apprende dello spirito missionario dal quale è animata quest’opera e dell’impegno che ha avuto, dal 1954 ad oggi, nel diffondere Bibbie e materiale cristiano in Italia e in molti paesi del mondo.
Potete trovare altri filmati e tanti contenuti nel CD “CLC 4U” ad un prezzo promozionale di €4,90. Vai alla pagina dell’articolo
Un pastore iraniano evangelico è stato condannato a morte in Iran, per quello che è stato definito un ‘reato d’opinione. Lo rende noto Michael Ireland, primo corrispondente di ‘Assist News Service’.
Anche alcuni membri della sua congregazione sono stati arrestati, e la sua stessa moglie rischia una condanna all’ergastolo. I due hanno due figli. Secondo alcuni blog che seguono il caso, il pastore Youcef Nadarkhani, responsabile di una delle più grandi chiese evangeliche dell’Iran, “è stato condannato a morte lo scorso 2 ottobre per apostasia, dall’11 sezione del tribunale di Assize, nella provincia di Gila. Continua a leggere