Da Giacomo 1:2-5
“Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data”.
“…quando venite a trovarvi in prove svariate...” sembra avere molto a che vedere con gli anni della vecchiaia. Costanza e maturità sono due grandi parole per le persone anziane.
Le sette gioie
- La gioia di essere vivi.
Mentre invecchiamo, qualche nostro amico è già morto, ma noi siamo ancora vivi. La vita è un dono di Dio. Siamo riconoscenti che possiamo ancora servire le altre persone e guadagnarle a Cristo. Gli obiettivi e le aspirazioni che abbiamo possono ancora essere soddisfatti.
- La gioia di continuare ad essere in comunione con Dio.
Ogni giorno possiamo essere in comunione con Dio. Lui è più grande dello sport, del calcio e di ogni altra cosa buona che sparisce in confronto alla comunione col Dio vivente.
- La gioia di guardare indietro.
Possiamo guardare indietro a molte cose. Concentriamoci sulle cose positive del passato. La vita è anche piena di tristezza, ma guardiamo ai lati positivi.
- La gioia di essere provati.
Stando alle Scritture, Dio riprende coloro che egli ama. Lo farà negli anni della nostra anzianità perché desidera che acquisiamo maturità.
- La gioia di diventare più maturi.
Siamo più saggi e più maturi, ma non si parla di perfezione. Per grazia di Dio abbiamo una maggiore saggezza e possiamo trasmetterla alla generazione successiva affinché non compia gli stessi errori.
Molti di noi ce l’hanno con se stessi, specialmente quando sbagliano, ma se pecchiamo abbiamo un avvocato presso il Padre (1 Giovanni 2:1). Dobbiamo essere in grado di convivere con i nostri peccati e saperli gestire. Le persone vengono distrutte dal perfezionismo.
Perché lottiamo per vivere con la peccaminosità altrui? Dovremmo essere lenti nel criticare. L’amore copre una moltitudine di peccati (1 Pietro 4:8), ma il peccato persistente deve essere affrontato.
- La gioia di dare.
Riguardo la distribuzione dei fondi finanziari, assicurati di aver dettato le tue volontà e di avere qualcuno che curi le tue finanze quando tu non sarai più in grado.
Vedi il libro Avvicinarsi a casa di Billy Graham.
Lascia più denaro che puoi per l’opera di Dio. Avrai bisogno di saggi consigli in proposito.
- La gioia di servire.
Pensa ai modi in cui puoi servire. Non ignorare gli anziani. Se ci sono dei perduti e delle persone sole intorno a noi, dovremmo visitarli. Una delle cose più tristi è quando i figli trascurano i genitori. Compi una rivoluzione al riguardo.
Trova delle persone più anziane di te: continuerà a farti sentire giovane.
Le sette sfide
- La sfida della perdita di memoria.
Un’esperienza quotidiana. La memoria dei nomi – è dura conviverci. Ci possiamo sentire degli stupidi quando non ricordiamo qualcuno. Accettalo. Limitazione è una parola importante nel nostro vocabolario. Scriviti le cose e manda email chiamando le persone per nome. Non evitare i nuovi mezzi di comunicazione – email, messaggi, WhatsApp, Twitter. Manda un’email al pastore in visita.
Fare dei cambiamenti è un lavoro della grazia di Dio. Non perfezione, realtà.
- La sfida del lutto.
Dipendi dalle risorse di Dio. In lui ci sono tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Possiamo scoprire la nostra fragilità e anche celebrarla. Sii un anziano gioioso.
- La sfida della malattia.
Ad esempio, gli occhi che si indeboliscono. C’è bisogno di fare dei cambiamenti ed adattarsi.
- La sfida del dolore.
Si vive con il dolore e alcuni dolori non possono essere risolti. Preoccupati di coloro che sono nel dolore. Dovremmo riversare amore su quanti sono in questa condizione.
- La sfida della delusione.
È dura. Se seguiamo le notizie ci sono un sacco di delusioni e piangiamo. Nella sfera della salute, ad esempio, il cancro sembra essere sparito e poi invece cambia ancora. Persevera in mezzo a tutto questo.
- La sfida del peccato.
Riguarda il nostro giudizio errato o un’attitudine sbagliata. Possiamo essere diventati cristiani negli anni della nostra gioventù quando molte cose erano disapprovate. Dobbiamo essere disposti a concedere il nostro perdono ai nuovi cristiani, ad esempio con coloro che sono stati appena salvati e fumano ancora.
Non essere un assassino della grazia.
- La sfida del fraintendimento.
I fraintendimenti sono molto comuni nella nostra società. Sentiamo parole diverse. Il problema dell’ascolto comporta che possiamo sentire delle cose e non altre.
Il resto sta a te, ma colui che è in te è più grande di tutto ciò che viene contro di te.
George Verwer – tratto da un sermone del 26 novembre 2017 alla Ryde Baptist Church nel Regno Unito.
Lettura consigliata:
- I credenti invecchiano, di David Gay
- Apprezzare gli anni migliori, di Oswald J. Sanders
- Porteranno ancora frutto nella vecchiaia, di Lirio Porrello
- La grazia di Dio per la terza età, di Lirio Porrello