I ragazzi crescono bene sotto l’amore e la guida di un padre attento. Hanno bisogno del loro papà per il formarsi della devozione e della mascolinità, per dimostrare un modello di amore e rispetto nel matrimonio, per insegnare le abilità necessarie per crescere e diventare un uomo maturo. È stato scritto molto per incoraggiare i padri a prendersi queste responsabilità, per essere l’esempio di cui i loro figli hanno bisogno.
Va bene, è buono. Ma con tutta l’attenzione data ad un padre e suo figlio, temo che troppo poco si sia dedicato ad una madre e suo figlio, perché anche questa relazione è straordinariamente preziosa e importante. Tristemente, spesso riguardiamo ad essa con diffidenza, come se la vicinanza tra un ragazzo e sua madre è un segnale di allarme che indica femminilità o forse anche un’omosessualità latente. Conosciamo i nomi di ragazzi che sono vicini o anche troppo vicini alle loro mamme – sono i belli di mamma. Sono femminucce, o vengono etichettati ancora peggio. Un ragazzo vicino a sua madre lo crediamo debole, non forte.
Può sorprenderci, invece, sapere che molti dei nostri eroi cristiani sono stati formati dall’attenzione e dalla devozione delle loro madri. Sebbene possano aver avuto dei padri presenti, coinvolti e devoti, insistono sul fatto che abbiano avuto le prime influenze spirituali dalle loro madri. Uno dei più grandi predicatori della storia ha affermato con affetto: “Sono sicuro che nella mia prima giovinezza nessun insegnamento abbia lasciato un segno tale nella mia mente come gli insegnamenti di mia madre”; mentre uno degli evangelisti più impegnati nel servizio disse: “Riguardo al cristianesimo ho imparato più da mia madre che da tutti gli altri teologi dell’Inghilterra”. Un eminente teologo affermò: “Io e mio fratello, entrambi al servizio di Dio, dobbiamo assolutamente tutto a nostra madre”. Il più grande difensore della fede scrisse riguardo uno schiacciante momento di dubbio in relazione al modo in cui trovò liberazione: “Mia madre mi parlò in quelle ore buie quando la luce della lampada si affievolì, quando pensavo che la fede fosse svanita e la mia anima avesse fatto naufragio. ‘Cristo’, lei usava dire, ‘ci tiene più stretti di quanto noi afferriamo lui‘”.
La storia ci parla di donne il cui amore per la Bibbia formò i suoi primi e più illustri insegnanti, e di donne le cui incessanti preghiere condussero alla tanto attesa salvezza i loro figli ostinati. Racconta di donne che sono state grandi teologi per conto proprio, i cui studenti furono solo i propri figli e la cui aula fu la cucina. Racconta di donne che hanno lasciato presto un fondamento nelle vite dei loro figli i quali, nonostante i migliori sforzi, non poterono mai minare. Racconta, ancora e ancora, di uomini cristiani che devono tantissimo alle loro madri devote.
Per un certo numero di settimane, daremo un breve sguardo ad alcune di loro. Guarderemo ai primi giorni della chiesa per trovare un uomo che deve la sua salvezza agli amorevoli insegnamenti biblici ricevuti sul grembo di sua madre. Faremo uno zoom in avanti di alcuni secoli fino a una donna le cui costanti preghiere furono alla fine ricompensate quando suo figlio venne alla fede e proseguì fino a diventare uno dei più autorevoli teologi della storia. Andremo avanti fino ai secoli più recenti per vedere come le preghiere, gli insegnamenti e l’esempio di madri devote abbia formato evangelisti, predicatori e convinti difensori della fede. Impareremo insieme riguardo a uomini cristiani e alle loro madri devote. Celebreremo le madri che sono state usate per formare gli uomini che hanno cambiato il mondo.
Tim Challies – tratto dal blog Challies
Lettura consigliata:
- Reparto sulle donne
- Reparto sull’educazione dei figli