In questo periodo sto leggendo la Genesi, come faccio spesso all’inizio dell’anno, ancora una volta un viaggio di un anno attraverso il più grande e più influente libro mai pubblicato nella storia dell’umanità. Ho 50 anni e, avendo speso la mia intera vita da persona adulta leggendo e studiando la Bibbia, mi sento di avere la competenza di un bambino di terza o quarta elementare. Probabilmente mi sto dando anche troppo credito.
Questo libro mi illumina e mi confonde, mi rende umile e mi incoraggia. C’è più saggezza in esso di quanta se ne possa acquisire in una vita intera. Mi parla nelle cose che dice esplicitamente e anche in quelle che non dice. Questo gennaio, la Genesi mi sta parlando dell’opera di Dio nelle annate anonime – tutti gli anni intercorsi tra le storiche irruzioni di Dio che sono state registrate.
Gli anni ordinari della Genesi
La Genesi copre un incredibile arco di tempo. Gli studiosi evangelici più conservatori stimano l’arco di tempo tra Adamo e Abramo compreso tra i 2000 e i 6000 anni (i possibili vuoti nelle genealogie ne costituiscono la variabile). Ciò significa almeno che la Genesi da sola copre pressappoco lo stesso numero di anni da un punto di vista storico di tutti i libri della Bibbia messi insieme e forse anche qualcosa in più.
E noi cosa sappiamo di queste migliaia di anni? Considerevolmente poco se ci pensate. Dopo la creazione di Adamo ed Eva (Genesi 1:26-2:25), apprendiamo della caduta (Genesi 3), dell’omicidio di Abele per mano di Caino (Genesi 4) e poi ci vengono fornite solo delle genealogie con poche note storiche gettate qua e là finché non arriviamo a Noè. Quanti anni sono passati tra Adamo e Noè (Genesi 2 e 5)? Almeno sono circa 1600 anni e forse molti di più.
Tra Noè e Abramo (capitoli 6-11) ci sono secoli (circa 350 anni e verosimilmente molti di più). E insieme al racconto del diluvio, l’unica cosa che la Bibbia ci dice riguardo a quegli anni sono pochi avvenimenti riguardanti Noè e i suoi figli, più genealogie e la storia della torre di Babele.
Poi con Abramo, Isacco, Giacobbe e i patriarchi (capitoli 12-50), la Genesi comincia a darci molte più informazioni. In ogni caso, considerando che questi 39 capitoli coprono un arco di circa 360 anni, anche molti di quegli anni non vengono menzionati.
Dio non spreca il tempo o le persone
Ora, solo per amore della meditazione, mettiamo che ci siano 2000 anni tra Adamo e Abramo e consideriamo anni solari di 365 giorni. Si tratterebbe all’incirca di 730.000 giorni che sono passati di cui solamente una manciata contenenti gli eventi che Dio ha deciso di registrare.
Cosa stava facendo Dio durante tutti quegli anni anonimi – tutti quegli anni di cui noi non sappiamo nulla e in cui tutte quelle persone che “mangiavano, bevevano, prendevano moglie, andavano a marito… compravano, vendevano, piantavano e costruivano” (Luca 17:27-28)? Tutti quegli anni di meraviglie e di orrori, alcuni dei quali sono stati dissotterrati dai resti archeologici? Erano degli anni da buttar via e delle persone usa e getta?
No. Ogni singolo giorno di quei 730.000 era una creazione unica di Dio, inestimabile, insostituibile (Salmo 118:24). Ed ogni singola persona era una creazione unica di Dio, inestimabile, insostituibile, ognuna recante l’immagine di Dio (Genesi 1:27) – seppure deturpata e distorta – ognuna era una storia a sé, ognuna con un ruolo nella storia sia buono che cattivo (Romani 9:21), ed ognuna avente significato per Dio, sebbene siano vissuti e morti nell’anonimato per noi. Il destino di ognuno, che si sia concluso nella misericordia o nel giudizio, lo consegniamo al Giudice di tutta la terra che compie solo ciò che è giusto (Genesi 18:25). Molti hanno sprecato le loro vite, ma Dio non ha sprecato le loro.
Dio non stava sprecando il tempo o le persone durante quei giorni di cui non abbiamo un resoconto. Egli stava tenendo insieme le cose in ogni istante con la parola della sua potenza (Colossesi 1:17, Ebrei 1:3), e stava lavorando in ogni dettaglio della storia e dell’esperienza umana (Giovanni 5:17, Atti 17:26-28) così che nella pienezza dei tempi potesse entrare nella storia e nell’esperienza umana come il secondo Adamo e portare a termine il suo piano per redimere ciò che era decaduto in quell’orribile giorno degno di nota nel giardino dell’Eden (Galati 4:4-5, Romani 5:17). Dio non era assente o deisticamente distante (Atti 17:27-28), e nemmeno era in silenzio (Romani 1:20).
Dio non spreca il tuo tempo o te
Lascia che gli anni anonimi della Genesi ti parlino. Pochi giorni della tua vita sono degni di nota, racchiudono eventi ed esperienze in cui vedi la provvidenza di Dio con una chiarezza impressionante e la tua fede e la tua vita vengono indelebilmente e memorabilmente plasmate. Ma la larga maggioranza dei tuoi giorni – probabilmente una giornata come quella di oggi – trascorreranno nell’oscurità non registrata e irrecuperabile della tua memoria. Ma sebbene oggi possa essere ordinario, non è irrilevante. È unico, inestimabile e insostituibile.
Oggi Dio è all’opera in te, per produrre “il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo” (Filippesi 2:13). Oggi Dio è all’opera in te per avanzare nel compimento del buon lavoro che ha iniziato in te (Filippesi 1:6). Oggi, anche se tu non lo vedi e non lo senti, Dio è al lavoro in ogni dettaglio della tua storia e della tua esperienza e della storia e dell’esperienza di migliaia di altri, per portare delle risposte alle preghiere che fai da lungo tempo, per aprire le porte che sembrano impossibilmente chiuse per te, per riportare il prodigo a casa, per salvare il tuo caro dal cuore duro, per liberarti dall’afflizione o per rendere te uno strumento di grazia inaspettato e degno di nota per qualcun altro.
Oggi è il giorno che il Signore ha fatto in modo speciale (Salmo 118:24). Lo ha pianificato per te. Ha uno scopo. Non importa cosa porti con sé, ringrazia per esso (1 Tessalonicesi 5:18). Perché Dio non spreca un giorno e non spreca te. E se tu lo ami e confidi in lui, un giorno scoprirai che oggi, ordinario per come sembra ora, ti farà un bene straordinario (Romani 8:28).
John Bloom – tratto dal blog Desiring God
Lettura consigliata:
Ordinario, di Michael Horton
Dodici uomini ordinari, di John MacArthur
Straordinaria, di John Bevere