“Ma Gesù disse: «Lasciatela fare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me. Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del bene; ma non avrete sempre me»” (Marco 14:6-7).
Che parole profonde dalle labbra di Gesù: “Lasciatela fare”.
Gli amici di Gesù erano subito scattati a criticare la donna che aveva riversato su Gesù un vaso di profumo costoso. Non solo borbottavano tra di loro, ma l’hanno anche fatta vergognare rimproverandola. Gesù si voltò e invece rimproverò loro.
Viviamo in un’era di giornalismo d’attacco (Il giornalismo d’attacco è definito come l’attuale era di copertura dei media che blocca qualsiasi minima informazione o pettegolezzo che possano mettere in discussione i requisiti o la personalità di un funzionario pubblico. N.d.T.). Lo si vede nelle notizie in TV o nei blog. È l’era del “ti ho beccato!”. Fai un passo falso, dici una frase sbagliata – e questo definisce tutta la tua vita. Sfortunatamente, questo modo di fare del mondo ha invaso la chiesa. I social media forniscono opportunità illimitate ai credenti per attaccare gli altri credenti.
Difatti, esistono siti web la cui unica missione è quella di fare da guardiani contro chiunque oltrepassi appena la loro linea di confine. Questi siti non sono mai contrassegnati da persone che sono fruttuose nell’evangelizzazione o dalla crescita nel discepolato. La loro unica missione è attaccare, e spesso la loro visione è tanto distorta quanto quella degli amici di Gesù nella casa di Simone il lebbroso. Piuttosto che vedere le motivazioni e il fulcro dell’amore per Gesù, i moderni “amici di Gesù” si scagliano per criticare, credendo per tutto il tempo che stanno facendo una cosa buona.
Abbiamo bisogno di udire nei nostri cuori cosa dice Gesù. Abbiamo bisogno anche di fare una “bella cosa” per lui. La donna versò su di lui del profumo costoso – non appena poche gocce, ma l’intera bottiglia! Fu generosa ed esagerata nel suo dono. Noi facciamo lo stesso? Siamo generosi con Gesù? Come descriverebbe il nostro amore per lui? Gli diamo giusto una o due gocce del nostro tempo, talento e tesoro oppure i nostri cuori, le nostre anime, le nostre menti e la nostra forza sono totalmente coinvolti? Tutto per Gesù!
Quale cosa bella puoi fare tu oggi per Gesù?
Questa donna ebbe l’opportunità più unica che rara di onorare Gesù mentre era fisicamente presente. Il suo esempio continua a ispirarci fino ai nostri giorni. Nella storia della chiesa, milioni di persone hanno seguito il suo esempio.
Troppo spesso, la frase successiva di Gesù, “i poveri li avete sempre con voi”, è stata erroneamente interpretata ed estrapolata dal contesto a voler significare che non dobbiamo fare nulla per aiutare il povero. Dopotutto, pensano alcuni, non c’è veramente molto che possiamo fare perché la povertà è una condizione che sarà sempre con noi.
Questa interpretazione manca del resto della frase: “Quando volete, potete far loro del bene”.
Come credenti siamo chiamati ad assistere coloro che sono nel bisogno. Nell’ultimo giorno, saremo elogiati se avremo vestito quanti sono nudi, nutrito gli affamati e dato riparo ai poveri. Gesù benedice i misericordiosi con misericordia.
Quando ministriamo al povero, all’ammalato, all’oppresso e al prigioniero, ci uniamo alla compagnia di questa donna. Perché riversando il nostro amore su di loro, lo stiamo riversando su Gesù. “In quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” (Matteo 25:40).
I nostri atti di amore per Gesù sono visti non solo nella nostra generosa devozione a lui, ma anche nel nostro interesse e nella nostra compassione per i poveri che abbiamo sempre con noi.
Una preghiera
Signore Gesù, fa che io non possa mai vivere per me stesso. Possa sempre essere abbondante nella generosità della mia devozione e nel mio amore per gli altri.
George O. Wood – articolo riadattato per la pubblicazione sulla rivista online Influence Magazine
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