La grazia di Dio è paziente e opera sia nell’immediato, sia nel corso del tempo. Alcune volte facciamo l’errore di pensare in modo troppo idealistico, come se si potesse chiedere scusa soltanto una volta e non ci fosse una seconda possibilità.
Dal punto di vista biblico, questi nove passi non sono altro che un tentativo di mettere in pratica Colossesi 3:13: “Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi”. Qui si parla sia di “sopportazione” sia di “perdono”, ma in che modo si può riuscire a farli coesistere nel matrimonio?
Di seguito, vi riporto una guida alla riconciliazione composta da nove semplici passi, utili con vostra moglie o con vostro marito, ma anche con un amico o un collega. Si tratta di qualcosa che può essere molto utile quando il peccato ci impedisce di scusarci ed essere sinceramente dispiaciuti lì sul momento. Questo accade molto più spesso di quanto vogliamo ammetterlo, ma, allo stesso tempo, non accade spesso. (Vi consiglio, mogli e mariti, di leggere questi passi immedesimandovi in entrambi i ruoli).
Passo n. 1. Tua moglie ti fa notare che a lei non piace, o pensa che sia sbagliato, qualcosa che hai detto o fatto.
Passo n. 2. Tu ti arrabbi. (La tua rabbia è causata da diverse ragioni che, in quel momento, ti sembrano più che giuste).
Passo n. 3. Per la grazia di Dio, hai la capacità di riconoscere che questa rabbia non è giusta agli occhi di Dio e che devi scusarti sinceramente sia per quello che lei ti ha fatto notare, sia per la tua rabbia.
Passo n. 4. Riesci a dire che ti dispiace, ma sono solo parole, non riesci a sentirti davvero dispiaciuto perché la rabbia ha indurito il tuo cuore. Non ti senti poi così sensibile, non hai il cuore a pezzi e non sei dispiaciuto. Ma sai che è la cosa giusta da fare in quel momento, così le dici: “Scusami, mi dispiace”. Sempre meglio che restare in silenzio. Questa, però, è grazia incompleta.
Passo n. 5. Lei capisce che sei ancora arrabbiato e, ovviamente, le tue parole così poco sincere non le bastano.
Passo n. 6. Il tempo passa, forse un giorno, due giorni, ma lo Spirito Santo non ti abbandona. Ti parla attraverso la Bibbia, un amico, un libro o un sermone e, nella sua immensa pazienza e santità, continua a lavorare in te e a lavorare su quella rabbia (Giacomo 1:19-20). Ti ricorda le giuste verità del vangelo (Efesini 4:32). Cambia il tuo cuore (Ezechiele 36:26). Nel frattempo, tua moglie aspetta perplessa, pregando e sperando.
Passo n. 7. La rabbia inizia a farsi da parte facendo posto alla dolcezza e alla sensibilità, mentre il dispiacere per quel peccato cresce.
Passo n. 8. La prendi in disparte e le dici che quelle prime scuse che le hai fatto erano il meglio potevi fare in quel momento. Ammetti che non erano sufficienti e le dici con dolcezza cosa provi nei suoi confronti, questa volta le chiedi sinceramente scusa e anche di perdonarti.
Passo n. 9. Lei, con tanta misericordia, ti perdona e tutto si sistema.
Quello che spero è che questo articolo vi sia utile e ne parliate con il vostro partner per vedere se riflette in qualche modo la vostra esperienza. Uno dei vantaggi di seguire questo schema è che vi aiuta a essere più tolleranti l’uno verso l’altro (o meglio, misericordiosi), così da non ritrovarvi più senza speranza al passo n. 5.
John Piper è il fondatore di Desiring God e rettore del Bethlehem College and Seminary di Minneapolis, negli Stati Uniti. Ha servito come pastore alla Bethlehem Baptist Church di Minneapolis per oltre trent’anni ed è autore di oltre sessanta libri, tra cui tradotti in italiano: Vedete e gustate Gesù Cristo, Dio è il vangelo e Rifletti-L’attività intellettuale e l’amore per Dio. È sposato con Noël e ha cinque figli.
Articolo pubblicato su DesiringGod