Era domenica mattina nella città di Suq al Khamis, e Ahmed stava considerando l’impensabile. Lo smilzo ragazzino passeggiava su e giù per la sua stanza, cercando di decidere se correre o meno il rischio. Alzò la testa e guardò il poster appeso sopra il suo letto, anche se ne aveva imparato a memoria le parole:
Allah è il nostro obiettivo.
Il Messaggero è la nostra guida.
Il Corano è la nostra legge.
La jihad è la nostra strada.
Morire per Allah è la nostra speranza maggiore.
Queste parole che avete letto sono le prime del libro Credenti Nascosti, scritto da Fratello Andrea e Al Janssen, un libro che molti di voi hanno letto e che, tradotto in svariate lingue, ha fatto letteralmente il giro del mondo. Ma per Porte Aperte queste parole e questo libro rappresentano molto di più di quanto si possa immaginare. Per tutte le basi di Open Doors International nel mondo, ma soprattutto per tutte le persone che si dedicano con impegno alla causa dei cristiani perseguitati (e quindi anche per tutti voi che seguite la missione pregando, leggendo i nostri libri e le nostre notizie, spedendo offerte od ospitando un nostro collaboratore nella vostra comunità), questo libro rappresenta una sfida di proporzioni immani: soccorrere i fratelli e le sorelle che per il contesto in cui vivono e i rischi che corrono, sono costretti a nascondere la loro fede: li abbiamo battezzati appunto i credenti nascosti. Oggi questa definizione ha varcato ogni confine, in tutto il pianeta questi fratelli vengono identificati come credenti nascosti, persino al di fuori dell’ambito cristiano.Ma sapere che esistono non significa sapere dove sono! Ed è questa una delle grandi sfide di Porte Aperte, cercarli e trovarli, per poi naturalmente aiutarli in tutti i modi possibili.
Domani a Torre Pedrera (Rimini) inizierà il nostro convegno annuale che quest’anno, come sapete, è dedicato proprio a loro. Sempre nel libro Credenti Nascosti, Fratello Andrea provocatoriamente parla della buona Jihad e dice: “Sembra quasi un ossimoro, a meno che non si legga 2 Timoteo 4:7, ‘Ho combattuto il buon combattimento’. Nella traduzione araba queste ultime tre parole sono rese con la buona jihad”.
Un consiglio dalla CLC:
Questa battaglia spirituale ci riguarda tutti e da molto vicino. “Cercavo Dio e alla fine ho trovato… Allah!” è il titolo del primo capitolo del nostro nuovo libro intitolato Ho combattuto per Allah, testimonianza fulminante di una cristiana tedesca convertitasi all’islam e sposatasi a un musulmano.
Potete trovarlo a questo link